
Giusto il tempo di chiudere e stampare il lavoro che già nuove cose andrebbero aggiunte a seguito delle ultime notizie di questi giorni.
Il paragrafo 5.4 riguarda il ruolo delle Banche (5.4.1) e di quelli che vengono chiamati NetBankers (5.4.2), proponendo due casi importanti per Second Life: Ginko Financial (5.4.2.1) e Midas (5.4.2.2), fino ad arrivare ad accennare qualisoluzioni sono state adottate in altri Virtual Worlds.
Se con banche intendiamo i reali istituti bancari che in SecondLife hanno una presenza per lo più istituzionale (fatte le dovute eccezioni) con Netbankers s’intendono coloro che si son messi a capo di “banche” virtuali offrendo servizi molto simili a quelli reali: dal conto corrente, al cambio, all’investimento di capitali in azioni di aziende virtuali, etc etc.. Ovviamente il problema di questi NetBankers è legato al fatto che non hanno il minimo fondamento giuridico e di conseguenza non hanno garanzie da offrire ai propri correntisti.
Oggi a questo scenario andrebbe aggiunta la parte conclusiva, scritta in questo post dalla stessa Linden Lab che titolando l’articolo “New Policy Regarding In-World “Banks”“, pone fine all’esistenza di qualsiasi Netbankers alla luce dei problemi verificatisi con Ginko Financial e compari.
As of January 22, 2008, it will be prohibited to offer interest or any direct return on an investment (whether in L$ or other currency) from any object, such as an ATM, located in Second Life, without proof of an applicable government registration statement or financial institution charter. We’re implementing this policy after reviewing Resident complaints, banking activities, and the law, and we’re doing it to protect our Residents and the integrity of our economy.
Ciò che i LidenLAb continueranno ad accettare sarà unicamente l’intervento di istituti bancari regolari e fra questi qualcuno ci sta già pensando.