15 strumenti per fare Enterprise 2.0 con WordPress

Fare enterprise 2.0 con WordPress? No, cioè si, cioè quasi.

In questo post ho raccolto diversi temi che hanno un solo punto in comune: non servono per fare blogging, servono per fare Enterprise 2.0 (o almeno ci provano).

Non sarà questo post a rendere la vostra PMI una PMI 2.0, ma di certo i temi riportati qui sotto permettono di mettere mano con tutta facilità ai tools che generalmente compongono un progetto di Enterprise2.0: wiki, blog, social networks, boards… con tutta la semplicità che da sempre contraddistingue wordpress da altre piattaforme.

Ho diviso i temi per utilizzi aziendali:

  1. Knowledge management (Wiki & aggregators tools)
  2. Project Managment / Stay up-to-date (Microblogging tools)
  3. Human Resources (Forum, Boards)
  4. My Social Profile (Landing pages)
  5. PR / Sales / Marketing (Contact Manager)
  6. Customer care / collaboration (Forum, Social network)

Vi auguro un buon progetto pilota 😉

1.Knowledge management (wiki & aggregators tools)

wordpress wiki theme

WordPress wiki theme – 32$ – Un tema ben fatto, utile per la condivisione della conoscenza di un piccolo gruppo o per un singolo grande progetto. WordPress wiki offre molto: tree navigation, bread crumb navigation, rss per ogni sezione (categoria) ed un plugin sviluppato ad hoc per la gestione di domande e risposte oltre, ovviamente, alla possibilità di commentare le pagine.

KnowPress

KnowPress – 27 $ – Anche KnowPress permette di organizzare la conoscenza di un piccolo gruppo di lavoro. Knowpress è una soluzione più rigida rispetto a WordPress Wiki, si candida infatti ad esse un vero e proprio “gestore” della knowledge base, senza puntare alla collaborazione e alla co-creazione di contenuti. Le informazioni sono organizzabili in sezioni in modo gerarchico e ricercabili grazie all’utilizzo di tags e categorie.

Aggregator

Aggregator – Free – non permette di creare contenuti ma di organizzarli in una rete. Del tutto simile all’interfaccia di netvibes, Aggregator permette di organizzare feed rss e di mostrarli in una singola pagina. Potrebbe essere utile all’interno di una intranet per raccogliere informazione e monitorare gli aggiornamenti riguardanti un progetto, un cliente o un mercato.

2.Project Managment / Stay up-to-date (Microblogging tools)

LiveTwit

LiveTwit – Free – Rende la vostra istallazione di wordpress Twitter-centrica, evidenziando in un design del tutto simile al vecchio Twitter  solo i tweet degli utenti o delle hashtag salvate nelle preferenze. LiveTwit è utile per seguire un progetto o tenere traccia realtime degli aggiornamenti riguardanti un hashtag o un team di lavoro. Per darvi un’idea LiveTwit prende ispirazione da FloofFeed: un sito che raccoglie i soli tweet degli utenti di Mumbai riguardanti le condizioni meteorologiche.

P2 – Free – P2 è probabilment il tema più importante del 2010. Rivoluziona l’usabilità di wordpress permettendo commenti inline direttamente dall’homepage, editig e update real-time, in più ha chiari rss suddivisi per tags. P2 è una buona soluzione per un blog “ispirational” o di ricerca & sviluppo all’interno di una divisione.

GTD theme

GTD theme – Free – GTD ridisegna P2 per la gestione di progetto con il medoto Get Thing Done. Organizzare il lavoro in una intranet attorno a GTD theme permette al team di essere sempre aggiornato, allegare e condividere file, link e notificare tutti (o singoli membri del gruppo) riguardo importanti update.

3.Human Resources (forum, boards)

JobPress

JobPress – $79 – è un ottimo tema per trasformare WordPress in una bacheca di ricerca e offerta lavoro. Offre davvero molte possibilità: permette di dividere le offerte per  Freelance, Fulltime o Part time e segmentarle per le diverse aree aziendali. Live demo qui.

jobroller

JobRoller – 69 ai 159$ – Jobroller è un clone di Jobpress (o viceversa). Ha una lista pressochè infinita di features , una buona integrazione con i social network principali e la possibilità di gestire le transazioni.

4.My Social Profile (landing pages)

Visiting Card

Visiting Card – Free – Raccoglie in una landing page tutta l’identità digitale di una persona, organizzando social network, contatti e About.

MiniCard theme

MiniCard Theme – Free – Del tutto simile a Visiting Card ma con ajax e lightboxes per le immagini. Permette di aggiungere alla landing page il proprio stream di twitter ed ha diverse skin.

5. PR / Sales / Marketing (Contact Manager)

Rolopress

Rolopress – è un buon contact manager, permette di gestire profili personali ed aziendali. Ha dashboard editabili ed una buona interfaccia. I singoli contatti possono essere commentati da note, arricchiti da stream twitter e collegati ai profili aziendali.

Driftwood

Driftwood – Offre le stesse possibilità di Rolopress e anche se ancora immaturo mira ad avere una navigazione migliore rispetto al primo.  I contatti sono riordinabili alfabeticamente, possono essere esplosi per controllarne profili e commenti , altre azioni  come mail, download vcard, sono disponibili già dalla Home.

6. Customer care (forum, social network)

bbpress

Bbpress – Dagli stessi creatori di wordpress nasce BBpress, un forum leggero completo di diversi plugin . Bbpress ha una semplice interfaccia è facilmente customizzabile oltre ad essere integrabile con WP. BBpress può divetantare una buona soluzione per comunicare sia internamente che esternamente all’organizzazione.

buddypress
buddypress

Buddypress – su base wordpress, buddypress è sicuramente il tema principe del socialnetworkig, tanto da interessare intere community nello sviluppo di plugin, temi ed estensioni. BP si installa in 6 minuti e non ha problemi a supportare community molto numerose, out of the box offre già diverse features che trovate elencate sempre in home.

GuruQ

GuruQ – è un tema che promette molto bene, già dalla descrizione “Visitors can post questions to a Guru. The Guru can answer the questions via a WordPress admin screen.” Ad oggi però il tema è ancora in fase embrionale ed ha poco supporto.

Ebook – Una rapida overview del mercato italiano

Nova de Il Sole 24 Ore di ieri ha pubblicato alcuni dati che mi sembrano molto interessanti sul mercato internazionale e italiano degli ebook.

Emerge una sostanziale arretratezza da parte del mercato italiano, che viene imputata a fattori macro-economici e fiscali (la crisi e l’IVA sui libri, in parole povere). Non sono del tutto d’accordo: l’Italia sconta anche, e soprattutto, fattori di arretratezza culturale e tecnologica, che rallentano il decollo dell’ecommerce in generale (e della vendita di contenuti in particolare).

I dati lo confermano: questo report di nVision del 2008, E-commerce across Europe (Progress and prospects), posiziona l’Italia in terzultima posizione per quanto riguarda le vendite online.

Se negli USA gli eBook contano per l’8% del mercato editoriale (fonte: Nova / ilsole240re), e raggiungeranno il 30% entro il 2015, in Italia questa percentuale è dello 0,03% (per il 2009, fonte AIE) e potrebbe raggiungere lo 0,1% nel 2010 (olè).

È interessante sapere che il 90% del mercato è costituito da Amazon/Kindle, che la fa da padrone: non sarà così per molto, con 210.000 iPad che saranno in circolo in Italia entro la fine del 2010.

È interessante notare le prime piattaforme di distribuzione dei contenuti digitali che stanno aprendo i battenti (o aggiungendo titoli in ebook):

Staremo a vedere quale sarà il player che funzionerà meglio, anche considerando che si scontrano con mostri del calibro di App Store e di Amazon.

* Nota a margine: ho pubblicato due anni fa un libro per Mondadori Arte che, oggi, mi fa sapere con una mail (1) che non intende fare un ebook con il mio libro e che (2) io non posso farlo da solo, perchè i diritti sono loro.

Questo mi sembra impossibile, poichè un autore non può concedere dei diritti di utilizzazione che, al momento del contratto, non esistono ancora. Voi che fareste?

Diego Cagnoni – Enterprise 2.0: la cultura e gli strumenti del web 2.0 nell’azienda.

Ecco la seconda tesi presentata in questi giorni presso la facoltà di Economia dell’università degli studi di Brescia.

La tesi di laurea specialistica di Diego Cagnoni è un volume di oltre 200 pagine, divisa in 5 capitoli ed un infinità di paragrafi e sottoparagrafi. Diego analizza lo stato dell’E2.0 in modo lineare ed omogeneo: l’incipit considera alcuni modelli organizzativi classici e cita processi e teorie riguardanti l’innovazione, la creatività e la valorizzazione della cultura in azienda.

Proseguendo nella lettura, Diego presenta i paradigmi del web 2.0 e dell’Enterprise 2.0. Fa il punto della situazione e ci da le chiavi di lettura per la seconda parte del volume dettagliando concetti e modelli quali  Long Tail,  open business,  crowdsourcing e social network analysis.

Un capitolo fortemente tecnologico mette a confronto alucne fra le maggiori soluzioni di social software : Sharepoint, Lotus Connection, Jive sbs ed arriva poi a confrontare CRM con social CRM.

Il cuore del lavoro si trova sicuramente nei due capitoli finali: il primo analizza il processo d’implementazione, ricco di considerazioni riguardanti il ROI ed il rapporto rischi/benefici, ha un taglio destinato alla grande azienda. Il secondo studia invece l’effetto del E2.0 nelle PMI, fra i casi raccontati: project group.

Chiara Pelizzari – Enterprise 2.0: L’esperienza di Project Group

Gli studi e la ricerche sul “caso Project Group” continuano!

Quando riesco a collaborare con studenti e laureandi sono sempre molto contento: da quelle parti, critiche e consigli sono sempre più originali rispetto alle voci del mercato 😉

Nel pomeriggio di oggi e nella mattinata di domani verranno presentate presso la facoltà di Economia dell’università degli studi di Brescia due nuove tesi sul tema Enterprise 2.0.

La prima delle due tesi è di Chiara Pelizzari dal titolo “ENTERPRISE 2.0: L’esperienza di Project Group“. Chiara ha fatto uno stage da noi di qualche settimana:  ha toccato con mano wiki, blog, twitter ed altri social software, ha inoltre collaborato con i consulenti e organizzato su wiki le informazioni giornalmente raccolte per la sua ricerca.

La tesi divisa in 5 capitoli ha un interessante taglio che mi piace definire GTD , per la logica e concretezza con il quale è stata pensata. Nel suo lavoro Chiara introduce i concetti base dell’enterprise 2.0, ne analizza poi i cambiamenti organizzativi e culturali nell’azienda. Dal terzo capitolo in poi lo studio vira sulle PMI: ne descrive i casi di successo, ne individua le criticità e cerca le soluzioni più adatte alle loro esigenze tra le offerte dei vendor internazionali. Ecco l’indice:

  1. Enterprise 2.0
  2. Le dimensioni del cambiamento,
  3. Enterprise 2.0 e PMI,
  4. L’esperienza di Project Group,
  5. Il mercato dei vendor internazionali

In bocca al lupo Chiara!

Live Twitting from International Forum on enterprise 2.0

International Forum Enterprise 2.0 – 2010, ci siamo!