Venerdì ho proposto al brainpirlo di Webdebs un talk dal titolo “Strumenti per la conquista dell’universo – perchè i dev sono i capi del mondo?” le slide prese da sole dicono davvero poco, così ho pensato di raccogliere in questo post buona parte del non scritto.
L’idea alla base della presentazione
Webdebs è una community (ora associazione) di cui sono fiero di far parte: 440+ persone – tutte legate al coding, IT, webdesign, socialmedia – condividono, online e offline, le loro impressioni su un mercato che, diciamocelo, anche in Italia esiste (ripeterselo non fa mai male).
Questa presentazione è diretta a loro, nel dettaglio a tutti i dev, che spesso pensano al concreto del loro progetto perdendosi per strada quella che solitamente chiamano “fuffa” e io chiamo “il mio lavoro” 🙂
Le slide
Ho cercato di raccogliere in una settantina di slide le basi del marketing e della comunicazione, aggiornate al presente, e di ridurre tutto a 5+1 strumenti utili ai dev (e non solo) per la conquista dell’universo.
Nelle prime slide ho provato a riassumere la storia di alcuni dev, sottolineando le loro qualità di uomini d’affari prima che quelle di coder. Queste persone hanno in comune diversi elementi:
Sono (o sono stati) tutti dei coder
Hanno portato a termine progetti con un forte impatto economico e/o sul mondo
Hanno sviluppato prodotti/servizi/progetti senza dimenticarsi mai i bisogni dell’utente finale (da scaricare musica, al trovare la ragazza in università..)
Sono bravi a comunicare a folle intere e/o mantenere profittevoli relazioni di business
Si vestono sempre nello stesso modo (si anche Kim Dotcom)
A mio avviso, questi dev condividono le stesse qualità di partenza di tutti gli altri coder:
Non esistono molte altre professioni con queste possibilità.
Branding – dalla 19 alla 31
Come primo strumento per conquistare l’universo ho scelto il più complesso: il branding.
Nelle slide introduco il concetto di brand e branding partendo dalle classiche definizioni imparate a scuola, sottolineando quando concetti quali: mission, vision, valori e strategia siano vuoti se non legati ad un “perchè” – perchè ti alzi al mattino? perchè fai quel prodotto, startup, servizio?
Trovato il proprio motivo ispiratore e di ispirazione, passo al naming: scegliere il nome giusto è alla base per essere ricordati. Per esempio è molto difficile ricordare CompuGlobalHyperMegaNet mentre è molto più semplice ricordare ciccionamente53.
L’esempio di Takete e Maluma mi ha aiutato a far capire anche quanto il suono del nome sia importante, basta pensare al gioco fonetico e al doppio senso di Air Action.
La slide 38 contiene i miei consigli per scegliere un buon nome.
Identity – dalla 39 alla 46
Avere un’identità distintiva è il primo passo per comunicare e farsi riconoscere. Non possiamo sceglie di avere o non avere un’identità, come per i socialmedia, se non fai una scelta qualcuno la farà per te (o parlerà di te). Il fotografo Hans Eijkelboom colleziona fotografie di persone ritratte in giro per il mondo e le raccoglie a seconda di un’identità comune, tutto questo nel suo progetto fotografico.
La differenza tra avere un’identità distintiva e non averla è evidente con il raffronto tra Mailchimp e i suoi competitor.
La slide 46 contiene i miei consigli per costruire e mantenere una buona identità.
Voice – dalla 47 alla 53
Sapere a chi rivolgersi e come rivolgersi è fondamentale per essere credibili in ciò che si dice. Youporn su Twitter conosce bene i suoi follower: non tutti infatti hanno le chiavi di lettura per capirne i tweet.
Le slide che seguono contengono una serie di esempi per evidenziare l’importanza del tono di voce e dei riferimenti culturali necessari a stimolare interesse nell’interlocutore.
La slide 52 contiene i miei consigli per definire la giusta voce.
Comunicare – dalla 54 alla 64
Comunicare è solo l’ultima parte del mio intervento: è bene concentrarsi su questa fase solo dopo aver definito gli altri elementi della strategia.
Comunicare con i social media oggi è sempre più complesso: bisogna scegliere il mix giusto di canali e chiedersi sempre che tipo di ritorno stiamo cercando se di brand, sales, lead o altro ancora. Definire il tipo di contenuto ci aiuta a coinvolgere nel modo corretto le persone, senza mai diventare schiavi di algoritmi che premiano la visibilità di contenuti di basso livello, ben lontani dalla strategia di brand.
Storytelling, creare movimenti e/o mixare contenuti differenti dal nostro prodotto possono essere delle buone idee per creare coinvolgimento nel modo giusto (un esempio: Jack Daniels con Epic Meal Time).
Business Model – dalla 65 alla 68
Ho pensato di riassumere in poche slide i più classici business model legati al digital/web/app per sottolinearne l’importanza. Credo che un progetto per poter crescere debba avere già dall’inizio un’idea di come potrà fare soldi in futuro (almeno nel nostro paese).
Nella slide 68 ho tenuto a evidenziare il fatto che round & exit non sono modelli di business.
Riassumendo – dalla 69 alla 72
Nelle ultime slide riassumo tutti i punti più rilevanti dell’intervento e invito qualsiasi dev a costruire un Gundam 1:1 grazie ai nuovi poteri acquisiti! Ci vediamo nello spazio!
I device mobili godono di un’altissima diffusione in tutto il mondo dove esistono circa 5 milioni di telefoni cellulari, pari al 72% della popolazione mondiale. In Italia il successo del mobile web è stato determinato dalla crescente diffusione di smartphone, delle tariffe flat e dallo sviluppo delle reti di terza generazione. Oggi si assiste a una specializzazione delle attività di marketing che puntano a migliorare l’efficienza delle varie azioni lungo le fasi che compongono il processo di acquisto del consumatore. La definizione di una strategia multicanale è fondamentale e si basa su 3 elementi chiave: la strutturazione dei divesi canali e infrastrutture, la definizione dei contenuti e l’identificazione dei diversi contesti di partecipazione.
Quelle che seguono sono una serie di campagne che hanno ottenuto grande successo proprio perchè chi le ha realizzate è riuscito a creare il giusto connubio tra questi elementi.
App Game
La campagna multimediale di Refin Ceramiche è stata premiata per ben 2 volte (Best Innovation e Best Engagement, potete trovare qui maggiori info) agli Italian Mobile Advertising Award (qui il sito ufficiale). L’applicazione, disponibile per iOS e Android, permette di trasformare le immagini combinando le 4 famiglie di colori e le diverse dimensioni del prodotto ceramico. Le foto realizzate possono essere condivise sui vari social network e potevano partecipare ad un concorso che permetteva ai vincitori di esporre le proprie immagini al Fuorisalone di Milano dal 17-22 aprile.
L’applicazione, che si rivolge sopratutto ad un pubblico attento alle tematiche dell’arredamento, dà spazio alla fantasia mediante la ricerca delle combinazioni migliori tra colori e le dimensioni del mattoncino.
Intel ha deciso di investire in maniera massiccia sul mercato australiano. Il target principale sono i soggetti di età compresa tra i 18 e 39 anni con una buona attitudine verso l’informatica. L’80% di questi soggetti utilizza lo smartphone e lo fa anche al lavoro per chattare e condividere informazioni. L’azienda, quindi, ha realizzato un portale mobile (in HTML5, quindi multipiattaforma) che contiene 4 minigiochi: musica, gaming, video, design allo scopo di aumentare l’engagement in relazione agli interessi dei diversi soggetti.
L’ obiettivo finale è quello di far sperimentare al consumatore una entusiasmante esperienza visiva grazie a Intel e ai suoi microchip di seconda generazione. I minigiochi si compongono di una serie di livelli sempre più difficili e l’utente può condividere sui socialnetwork i suoi score.
Un caso sicuramente interessante è quello di Heineken. Recenti ricerche (Pini, Noci in Mobile Marketing) dimostrano che sempre più persone utilizzano i device mobili contemporaneamente con altri mezzi di comunicazione, ad esempio la televisione o la radio. È proprio questo il fulcro dell’applicazione Star Player
Il funzionamento è intuitivo: l’utente, registrandosi, può fare delle scommesse live semplicemente cliccando. Si può scommettere sull’evento gol nei 30 secondi successivi al click, sull’esito del calcio d’angolo o del calcio di punizione, sulla direzione nella quale verrà battuto il calcio di rigore. Tutto ciò avviene “one-click”. Nei momenti di minore foga agonistica durante la partita, vengono proposti dei quiz che permettono di guadagnare altri punti. Il giocatore può sfidare tutti nella classifica globale oppure può creare una lega personalizzata tra amici. Ritengo questa iniziativa veramente geniale: viene sfruttata completamente la multicanalità, incrodiando online e offline. La birra durante la partita è un must per tutti gli appassionati, l’applicazione aumenta l’engagement creando una sfida all’interno della sfida principale, cioè la partita. Tutto il resto vien da sè!
QR Code
Negli ultimi periodi si assiste ad una crescita nell’impiego dei QR Code all’interno delle campagne di comunicazione. Se pensavate che il boccale di Guinness Nera fosse l’idea dell’anno. Lo Shadow QR Code creato in Korea per Emart non è da meno. Durante l’ora pranzo, precisamente nella fascia oraria dalle 12:00 alle 13:00 i supermercati sono semi deserti. Un modo per portare le vendite a livelli normali è quello di dare al consumatore un’esperienza unica durante le ore di pranzo.
È stato creato un un QR Code a grandezza d’uomo che è utilizzabile esclusivamente nell’ora di pranzo. Chi riesce a fotografarlo viene automaticamente proiettato nel “Sunny Store” dove sono disponibili una serie di sconti e un buono di 12dollari utilizzabile esclusivamente durante quell’orario. La semplicità dell’idea sta nel fatto di non portare i clienti nel negozio, ma di stimolarli all’acquisto con una esperienza nuova e forse unica.
Realtà Aumentata
Spesso si assiste all’utilizzo congiungo di QR Code e Realtà Aumentata. C’è un’applicazione che ha vinto 4 leoni d’oro al Cannes International Festival Of Creativity, un Bronze Titanium e un Integration Lion. L’applicazione realizzata per iOS sfrutta la realtà aumentata ed è stata creata per reclutare degli studenti di medicina degni di avere una borsa di studio alla Defence Force University nel ruolo di Medical Officer. Gli utenti devono prima scaricare dell’applicazione “Mobile Medic”. Su 3 poster ci sono 3 pazienti da analizzare; inquadrandone uno con il loro device possono esaminarlo con diverse tecniche (TAC, raggi X, angiografia, stetoscopia, ECG e ultrasuoni) al fine di fornire una diagnosi complessiva, a questo indirizzo è possibile provare l’esperienza online.
Dopo aver effettuato la diagnosi gli studenti possono comunicarla all’applicazione inserendo i propri nominativi. I migliori vengono poi scelti per partecipare alle selezioni per la borsa di studio. Engagement ed esperienza di gioco sono il punto di forza di questa applicazione
Un altro caso è quello della Coca-Cola in Brasile. L’azienda è riuscita a realizzare un’applicazione che mostra una notevole coerenza con le necessità dei consumatori e le caratteristiche del brand. La campagna si rivolge ai giovani brasiliani, provenienti dalla classe media emergente, grandi utilizzatori di telefonini ma che non possono permettersi un piano dati soddisfacente: oltre l’80% del target utilizza infatti un telefono prepagato. L’utente, previo download dell’applicazione, inquadra il distributore di felicità. Dopo aver premuto la leva con un telefono cellulare, esso si connette tramite Wi-Fi al browser Coca-Cola, e fa il pieno di traffico dati. 20 megabyte sono “20 litri di felicità” che possono essere utilizzati per i Social Network, per la radio e per le previsioni del tempo. Naturalmente, si può tornare per ulteriori ricariche.
L’iniziativa è stata testata in una spiaggia di Copa Cabana e poi realizzata sull’ “Happiness Truck” dove era anche possibile vincere dei gadget marchiati Coca-Cola. Questa campagna è geniale in un mercato in via di sviluppo come quello brasiliano e colpisce molto come inserendo un nuovo “elemento tecnologico” i creatori siano stati in grado di mantenere una certa coerenza.
Poco tempo fa è stata lanciata l’iniziativa della Wonderbra che mescola l’utilizzo di QR Code e la Realtà Aumentata. Per tutto ottobre e novembre nelle varie città inglesi sarà facile vedere cartelli pubblicitari come questi.
Quello che colpisce immediatamente è che una pubblicità di intimo presenti una donna, la modella ventunenne Adriana Cernanova, completamente vestita. Il QR Code in basso contiene il link per scaricare l’applicazione disponibile su Android e iOs dal nome Wonderbra. Inquadrando l’immagine è possibile vedere, grazie alla realtà aumentata, cosa c’è sotto. È stata aumentata anche la portata virale dell’azione di comunicazione permettendo sia di condividere sui social network la propria esperienza, sia di utilizzare l’applicazione anche con un video direttamente sul computer, il link qui . In questo caso pare che la realtà aumentata funziona con l’audio del video. La presenza di un mini catalogo all’interno dell’applicazione non è uno strumento di call-to-action ma semplicemente è in coerenza con lo scopo dell’applicazione cioè quello di mostrare ai consumatori i prodotti wonderbra in un modo diverso dal solito, senza recarsi in negozio, cosa che spesso imbarazza gli uomini.
Geolocalizzazione
La catena di ristoranti Buffalo Wild Winds ha combinato la geolocalizzazione con la gamification. Taggandosi nei propri punti vendita, i consumatori potevano partecipare, grazie ai loro devices, a mini giochi che avevano come premio menù, bevande ed un viaggio. Le proposte che venivano fatte ai consumatori erano legate al mondo dello sport, in quanto la catena è riferita a quel target. L’obiettivo era quello di generare media buzz e di migliorare il ristorante rendendolo in posto dove è anche possibile divertirsi con gli amici e, perché no, vincere dei simpatici premi. I consumatori venivano invogliati a giocare grazie alla cartellonistica, ai flyer sui tavoli e a mini spot nel circuito televisivo del locale. I player guadagnavano punti vincendo le varie sfide, sharando i propri risultati, le proprie immagini e sbloccando badge. I punti ottenuti davano diritto a dei reward concreti: 3 punti per un buono sconto di 5 dollari, 20 punti per una coca cola gratis e 30 punti per elette di pollo gratuite. I risultati ottenuti sono stati strepitosi, qui potete trovare un riassunto.
GranataPet Snack è un’azienda che produce cibi per cani che ha deciso di realizzare una campagna che integra geolocalizzazione e affissioni. I consumatori sono più attenti alle esigenze del proprio cane quando si trovano insieme ad esso, quindi il momento migliore è la passeggiata giornaliera. I potenziali consumatori quando passano avanti all’installazione di GranataPer vengono attratti dallo slogan “Check in! Snack out!”. Se fanno il check-in su Forsquare il dispenser inferiore eroga i nuovi croccantini per il cane che può liberamente mangiarli.
Prossimità
L’utilizzo delle tecnologie per realizzare campagne di prossimità è, al giorno d’oggi, ancora troppo limitato. Generalmente per realizzare queste campagne si utilizzano antenne Bluetooth oppure RFID. I primi risultano attualmente sconvenienti per una serie di motivi. I costi sono elevati se rapportati alla copertura che hanno i ripetitori, in media una decina di metri, anche se si può arrivare a 100 ma con costri elevatissimi. E’ possibilie, sfruttando le onde radio, scambiare file multimediali però è necessario che chi riceve accetti la connessione e rimanga nei pressi dell’antenna finchè non è stato ultimato il trasferimento. E’ quindi complesso generare formati audiovideoimmagini che siano compatibili con tutti i telefonini (ce ne saranno decine di migliaia in circolazione. Ancora, i dispositivi Apple comunicano solo tra di loro e non con altre fonti bluetooth, quindi scegliere tale tecnologia significa tagliare fuori una buona fetta di consumatori. Per ultimo, questo canale di comunicazione viene spesso utilizzato per azioni call-to-action, piuttosto che per fare branding. Questo non vuol dire che non lo si possa fare però case study dimostrano che inviare uno sconto promozionale via bluetooth ad un utente per invitarlo ad entrare nel negozio risulta più efficace che inviare altri tipi di messaggi. Per ciò che concerne la tecnologia RFID si possono citare alcuni esempi a livello internazionale. Ad esempio Facebook alla F8 Conference ha distribuito delle tessere speciali dotate di RFID. Dopo aver collegato il proprio profilo alla tessera, l’utente, poteva fare check-in o mettere Mi Piace semplicemente strisciando la tessera sui vari punti di interesse e condividere le proprie attività, sotto potete vedere come diventa semplice tracciare il percorso che hanno svolto i singoli soggetti.
Al MotorShow di Bologna, Opel ha realizzato una campagna utilizzando i RFID. L’utente doveva prima ritirare la tessera RFID dal padiglione Opel in modo da linkare il proprio profilo. Successivamente aveva la possibilità di esprimere il proprio like sulle vetture, postare contenuti e foto, aggiornare il proprio status.
Cosa scrivo nel mio blog? Come racconto la mia attività? Devo scrivere a mio nome? Sono tre delle domande più difficili a cui l’azienda, grande organizzazione o piccolo commerciante, deve rispondere.
Spesso la risposta a questo domande è molto complessa: si iniziano blogging plan, si cercano risorse, agency o ghostwirter, si stanzia un budget per qualche guest blogger, si programmano uscite e si cercano fonti.
Altre volte, rare, le persone si mettono davanti ad una camera e raccontano la propria storia, il proprio quotidiano, nel modo più semplice e naturale possibile. Trasmettono in qualche minuto tutta la loro passione ed esperienza. In poche parole, danno fiducia a noi, il consumatore.
Quella che segue è una piccola lista dei video che preferisco e che mi ricordano che prima di ogni strategia c’è il prodotto e prima del prodotto, c’è la persona. Ecco la lista di chi ci mette la faccia.
Lunedì presentiamo i nuovi biscotti (o torte) su Facebook e Twitter, venerdì i biscotti vanno online sullo store. In questi 5 giorni puoi abbassare il prezzo di lancio premendo like o facendo share della pagina!
Il progetto prende piede e lanciamo 6 o 7 prodotti: tra torte e biscotti. Le persone sembrano amare l’iniziativa ed in poco tempo portiamo la pagina facebook.com/ilpanettone a diverse migliaia di fan.
Piccolo momento di terrore il giorno di lancio di fuoridalforno.com: il gigante Uniqlo lancia lucky counter : stesso meccanismo, ma su twitter! …. fiuuuu!! abbiamo avuto la stessa idea, fortunatamente lanciata nello stesso giorno e su social network diversi; Sani e salvi entrambe!
PSFK racconta qua dell’esperienza di Uniqlo, mentre se avete accesso all’area privata di PSFK e cercate “Web 2.0 strategies for an outstanding Italian bakery” trovate tutta la nostra esperienza riguardo “fuori dal forno”.
Detto questo…
Mi dispiace solo non essere riusciti ad interessare il primo punto di riferimento italiano legato a queste azioni: ninjamarketing, anche perchè l’idea ci sembrava bella e funzionante, così come la loro form di segnalazione di news!
A quanto pare però a distanza di tempo abbiamo comunque avuto la benedizione dei ninja, certo in maniera trasversale (..diciamo così!): alla fine anche ninja lab e viral beat sono stati interessati al medesimo meccanismo addiritura citando il post Più ti piace, Meno costa! Terranova lancia l’ecommerce su Facebook si legge che:
Sembra incredibile, ma il principio della nuova campagna Terranova, i cui concept e direzione artistica sono stati curati da Ninja LAB e la diffusione da ViralBeat, è proprio questo: sconti su ogni items che “Ti Piace”.
Insomma complimenti ai due pesci grossi!
Edit serale:
LOL i pesci grossi sembrano in aumento, si direbbero squali date le dimensioni, ottima idea anche per Toyota (blogpost) con likemyride, ma questi sono australiani non contano!
I casi di social discount legati al tasto like aumentano: in questo articolo Mashable spiega la promozione della linea profumi di Snoop Dogg. Oltre lo stesso meccanismo, un altro particolare accomuna questa promozione alle altre citate sopra:
A rep for dotbox, the company behind the Facebook promotion, says she believes the “Likes” discount is an industry first.
Lo scorso sabato abbiamo presentato a Treviso un piccolo intervento focalizzato alla comunicazione e posizionamento di prodotti alimentari artigianali sulla rete. Qui sotto la nostra presentazione.