Ebook – Una rapida overview del mercato italiano

Nova de Il Sole 24 Ore di ieri ha pubblicato alcuni dati che mi sembrano molto interessanti sul mercato internazionale e italiano degli ebook.

Emerge una sostanziale arretratezza da parte del mercato italiano, che viene imputata a fattori macro-economici e fiscali (la crisi e l’IVA sui libri, in parole povere). Non sono del tutto d’accordo: l’Italia sconta anche, e soprattutto, fattori di arretratezza culturale e tecnologica, che rallentano il decollo dell’ecommerce in generale (e della vendita di contenuti in particolare).

I dati lo confermano: questo report di nVision del 2008, E-commerce across Europe (Progress and prospects), posiziona l’Italia in terzultima posizione per quanto riguarda le vendite online.

Se negli USA gli eBook contano per l’8% del mercato editoriale (fonte: Nova / ilsole240re), e raggiungeranno il 30% entro il 2015, in Italia questa percentuale è dello 0,03% (per il 2009, fonte AIE) e potrebbe raggiungere lo 0,1% nel 2010 (olè).

È interessante sapere che il 90% del mercato è costituito da Amazon/Kindle, che la fa da padrone: non sarà così per molto, con 210.000 iPad che saranno in circolo in Italia entro la fine del 2010.

È interessante notare le prime piattaforme di distribuzione dei contenuti digitali che stanno aprendo i battenti (o aggiungendo titoli in ebook):

Staremo a vedere quale sarà il player che funzionerà meglio, anche considerando che si scontrano con mostri del calibro di App Store e di Amazon.

* Nota a margine: ho pubblicato due anni fa un libro per Mondadori Arte che, oggi, mi fa sapere con una mail (1) che non intende fare un ebook con il mio libro e che (2) io non posso farlo da solo, perchè i diritti sono loro.

Questo mi sembra impossibile, poichè un autore non può concedere dei diritti di utilizzazione che, al momento del contratto, non esistono ancora. Voi che fareste?

4 thoughts on “Ebook – Una rapida overview del mercato italiano”

  1. Temo che i diritti “di ciò che non esiste” rientrino nei diritti secondari e che a norma di legge italiana vincerebbe l’editore.
    Il vero problema è non aver chiesto una modifica della clausola standard dei 20 anni di validità dell’accordo.
    E’ però possibile verificare se e come riprendersi tutti i diritti. Il primo punto è una lettera ufficiale nella quale si chiede se l’editore intende ristampare l’opera; se risponde che non è previsto (e al 99,9% sarà così, sempre che rispondano), si manda una seconda lettera dicendo che si vorrebbero avere indietro i diritti. Non sempre dicono no.
    Poi puoi sempre rielaborare (pesantemente) la prima stesura, ma anche qui bisogna vedere le clausole del contratto (se devi mandargli in anteprima eventuali altre opere etc etc).

    1. Ciao Leo, ti ringrazio per le indicazioni.
      La soluzione, in questo caso, è sicuramente nel contratto (che sto cercando di recuperare, magari lo pubblico).
      A tutela dell’autore, di norma, la licenza per i diritti commerciali riguarda solo i diritti espressamente elencati nel contratto. Devo verificare se ho concesso i diritti per l’utilizzo in digitale (riproduzione su supporti elettronici e diffusione tramite tecnologie informatiche) e se – eventualmente – l’editore può far rientrare in questi la facoltà di pubblicare un ebook. Credibilmente sì, visto che il contratto è recente.

      Grazie ancora per il parere: se ho aggiornamenti li posterò qui. Penso che molte altre persone possano essere nelle mie condizioni, e interessati a capire come muoversi

      1. Confermo che ho concesso all’editore i diritti esclusivi di “… riproduzione (ivi compreso ogni necessario adattamento) su supporto elettronico e informatico, diffusione tramite reti telematiche…” per tutta la durata prevista dalla LDA 🙂

        Eh, vabbè!

  2. Temo che i diritti “di ciò che non esiste” rientrino nei diritti secondari e che a norma di legge italiana vincerebbe l’editore.
    Il vero problema è non aver chiesto una modifica della clausola standard dei 20 anni di validità dell’accordo.
    E’ però possibile verificare se e come riprendersi tutti i diritti. Il primo punto è una lettera ufficiale nella quale si chiede se l’editore intende ristampare l’opera; se risponde che non è previsto (e al 99,9% sarà così, sempre che rispondano), si manda una seconda lettera dicendo che si vorrebbero avere indietro i diritti. Non sempre dicono no.
    Poi puoi sempre rielaborare (pesantemente) la prima stesura, ma anche qui bisogna vedere le clausole del contratto (se devi mandargli in anteprima eventuali altre opere etc etc).

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